Super Bowl e cibo spazzatura: un connubio inevitabile?

Il Super Bowl è uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, con milioni di spettatori che ogni anno si sintonizzano per assistere alla finale. Nel 2025, ha registrato un pubblico record, con una media di 126 milioni di spettatori che hanno seguito l'evento su diverse piattaforme (Fonte: decider.com).
Ma il Super Bowl non è solo una festa per gli appassionati di football: è anche un’occasione imperdibile per i buongustai. Il cibo, infatti, non è un semplice contorno, ma svolge un ruolo centrale in questa celebrazione, caratterizzata da abbondanza, eccesso e tradizioni culinarie che vanno ben oltre il semplice pasto. In questo articolo, vi racconteremo tutto, dalla convivialità che accompagna l’evento al consumo generoso e festoso che lo rende ancora più speciale.
Una straordinaria celebrazione gastronomica
Secondo l'American Institute of Food Distribution, questo è il secondo giorno più importante dell'anno in termini di consumo di cibo e bevande, subito dopo il Giorno del Ringraziamento. Le cifre sono impressionanti: 1,25 miliardi di ali di pollo, 50 milioni di casse di birra, 54 milioni di chili di avocado, 11 milioni di fette di pizza, per non parlare di patatine, bretzel, popcorn e altri snack.
L'impatto psicologico e nutrizionale di questa abbondanza
Se da un lato questi numeri testimoniano l'enorme portata dell'evento, dall'altro possono alimentare l'ansia da cibo. Secondo il Calorie Control Council l'americano medio consuma circa 2.400 calorie in più nel giorno del Super Bowl, soprattutto a causa dei cibi elaborati e ricchi di grassi. Questo eccesso di consumo viene frequentemente enfatizzato dai media attraverso statistiche sensazionalistiche, contribuendo a creare un clima di colpa alimentare. Tuttavia, questo tipo di approccio può compromettere un rapporto sano con il cibo, instillando un senso di giudizio sulle scelte alimentari fatte durante l'evento e rischiando di minare il piacere di mangiare.
Il marketing, subdolo alleato del cibo spazzatura
La settimana che precede il Super Bowl registra un aumento del 15% nelle vendite di snack negli Stati Uniti, pari a circa 670 milioni di dollari nel 2024 (fonte: ConcordiaUniversity). Patatine, tortillas di mais, bretzel, ali di pollo e pizze diventano protagonisti indiscussi delle tavole, rafforzando l’associazione tra piacere, convivialità e cibo spazzatura. Questo vero e proprio "banchetto del Super Bowl" contribuisce a normalizzare il consumo eccessivo, alimentando una cultura culinaria in cui l'abbondanza non è solo tollerata, ma addirittura celebrata e incoraggiata.
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